Aprire una pista di pattinaggio su ghiaccio
Nonostante la sua lunga storia, il pattinaggio su ghiaccio è sempre attuale. Viene praticato per semplice divertimento o per sport. Sempre più gente, attratta dalle eleganti figure dei pattinatori, desidera mettersi in gioco e provare l’ebbrezza di scivolare sul ghiaccio.
Il pattinaggio su ghiaccio è uno sport divertente e adatto a tutti, e sempre più spesso famiglie e comitive di amici decidono di passare qualche ora in compagnia scorrazzando e volteggiando sulle piste.
La moderna tecnologia offre la possibilità di ottenere le medesime prestazioni normalmente ottenibili su una pista di ghiaccio vero mediante impiego di speciali laminati plastici opportunamente trattati e mantenuti. Il materiale che viene utilizzato, non è tossico o nocivo e, a fine carriera è perfettamente riciclabile, inoltre, non teme le intemperie.
L’iniziativa di aprire una pista di pattinaggio su ghiaccio sintetico, è rivolta, in prima approssimazione, a candidati imprenditori in comuni di circa 20.000 abitanti o che racchiudano tale bacino d’utenza e che dispongono di un’area scoperta totale di circa 300 mq. (per una pista utile di 100-150 mq.) in una via centrale, semicentrale o sufficientemente conosciuta.
La gestione di una pista di pattinaggio trae profitto dall’ingresso dei pattinatori e dal noleggio dei pattini; offre però anche idonea occasione per abbinare un chiosco per la somministrazione di bevande, stuzzichini da passeggio e gelati; le balaustre offrono una superficie notevole per la diffusione di pubblicità locale; anche l’impianto sonoro offre occasione di guadagno per la diffusione di spot commerciali.
L’impianto ludico e sportivo, può assolvere più funzioni: discoteca sui pattini di sera e piattaforma per le tipiche attività invernali al mattino ove alunni di scuole primarie possono sperimentare ciò che fino ad ora era prerogativa delle comunità montane, a tal proposito, molte regioni hanno comunque in bilancio contributi per le scuole che intendano promuovere attività sportive un esempio è costituito dalla Legge Regionale FVG 3 aprile 2003 n.8, articolo 20.
L’impianto è tra quelli compresi nell’elenco di cui all’art 4 della Legge 18 marzo 1968 nr 337 sebbene con alcune limitazioni. Questa condizione lo qualifica come attrazione dello spettacolo viaggiante, sia essa in forma itinerante che in forma fissa nell’ambito dei parchi di divertimento (ogni comune dovrebbe in base alla medesima Legge avere individuato le zone e regolamentarle). In tale veste giuridica, il gestore munito di licenza ex art 69 T.U.L.P.S. ottiene numerosi benefici: esenzione dall’emissione dello scontrino fiscale, sconto dell’80% delle tariffe di cui alla tassa di occupazione suolo pubblico, fornitura di energia elettrica a tariffa industriale. Per quanto fin qui detto, la società Joker di Santin Claudio & c s.n.c. è in grado di fornire l’impianto omologato dal Comune ove viene costruito, munito di targhetta identificativa, manuale di istruzioni d’uso manutenzione e libretto di dotazione così come previsto dal D.M. 18 maggio 2007.
Per la regione Friuli Venezia Giulia, possiamo prestare assistenza amministrativa per ottenere un contributo pari al 50% dell’investimento, con un massimale di 15.000 € a fondo perduto, per ogni persona disoccupata od in mobilità così come viene previsto dalla L.R. 18/2005 art. 31. Per le altre regioni, il fondo europeo di rotazione, prevede più o meno lo stesso contributo ma viene regolato regione per regione in maniera differente, a volte, anche attraverso l’istruzione da parte di enti concessionari.
Devo dire che Joker Piste è un’azienda molto seria, hanno risolto tutti i problemi di progettazione con materiale acquistato da altri, e, con molta fatica, sono riusciti a fare un ottimo lavoro. Grazie!